Esecuzioni

4 Maggio 2023

Richiesta all’Agenzia delle Entrate ex 492 bis il caso dell’UNEP di Caltagirone

Pubblichiamo lettera del dott. Orazio Melita Dirigente UNEP del Tribunale di Caltagirone e Coordinatore AUGE.

Cari colleghi,

dalla soppressione del settimo comma dell’art. 492 l’Ufficiale giudiziario con la recente novella Cartabia è ritornato il soggetto direttamente legittimato e competente al controllo dei titoli ed alla ricerca dei beni da pignorare.

Il legislatore detta una specifica disciplina per far sì che si proceda nel modo più celere possibile sin dal momento che siano rinvenuti beni utilmente sottoponibili a pignoramento.

Oggi stesso abbiamo la possibilità di poter procedere all’accesso diretto in quanto tra le frecce all’arco dell’Ufficiale giudiziario non si deve dimenticare la richiesta di assistenza al P.M. che era prima presente all’interno della vecchia formula esecutiva e, data la sua importanza di sistema, giustamente il legislatore della novella non ha abrogato ma ha anzi possibilmente esaltato in quanto ha inserito un ultimo comma all’art. 474 c.p.c. che riproduce sostanzialmente il cuore di quel che era la vecchia formula esecutiva. Ecco perché all’indomani della riforma mi sono diretto verso questa soluzione che, tramite questo strumento ci potrebbe già ora consentire l’accesso diretto alla documentazione patrimoniale custodita dall’Agenzia delle Entrate ed altri gestori pubblici. La richiesta è stata corredata da una nota esplicativa ove sono espressi più diffusamente i superiori pensieri.

A tale mia richiesta il Procuratore di Caltagirone ha creduto di dover rispondere nel modo che vi allego, tuttavia, rimanendo sempre convinto della bontà delle mie argomentazioni spero che altri colleghi siano più convincenti di me con la Procura del proprio Ufficio.

Dovendo comunque dar corso alle richieste ho predisposto questo verbale nel quale da una parte si certifica la mia impossibilità a procedere direttamente, facendo così scattare comunque dal momento della redazione del verbale un ulteriore termine ma dall’altra questo non esclude il passaggio successivo ovvero quello di richiedere all’Agenzia delle Entrate di fornirmi dei dati rilevanti in suo possesso. Tale richiesta avviene nel potere/dovere che ha l’Ufficiale giudiziario di chiedere assistenza alle altre P.A. sempre ai sensi dell’ultimo comma dell’art. 474 c.p.c.

Il verbale è stato sottoscritto da me digitalmente e quindi inviato tramite Script@ all’Agenzia delle Entrate che mi ha rimandato la protocollazione della mia richiesta che ho rinviato all’avvocato richiedente.

Ad oggi non ho avuto altra risposta.

Nella totale incertezza in cui più o meno tutti ci troviamo costretti a brancolare, ritengo che questa soluzione da una parte non danneggi la parte creditrice perché non la priva dell’ulteriore termine di 90 gg dalla certificazione e dall’altra non violi la legge ma anzi sia quella più aderente alla ratio legis perché tutti i legali, informati di questo mio modus agendi lo hanno espressamente avallato e pertanto non vedo perché l’Agenzia delle Entrate non debba prestare la sua assistenza a me Ufficiale giudiziario e fornire le informazioni che l’avvocato, mio tramite, richiede tanto più che non vengono minimamente negati all’Agenzia l’assolvimento di quegli oneri derivanti dalla ricerca da loro effettuata.

Orazio Melita
Coordinatore Scuola Nazionale di Procedura A.U.G.E.

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