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23 Settembre 2017

Giustizia sportelli di prossimità

Giustizia sportelli di prossimità nei Tribunali dove sono stati soppressi gli uffici giudiziari.

Il piano verrà presentato il prossimo 3 ottobre.

Il Ministro della Giustizia Orlando il 21 settembre 2017 ha illustrato, presso la Sala Livatino del dicastero di Via Arenula, la volontà di procedere con l’istituzione degli sportelli di prossimità, cioè strutture diffuse sul territorio finalizzate a rafforzare la vicinanza del servizio giustizia ai cittadini. In queste sedi, potrà trovare ospitalità anche l’istituzione di un servizio nazionale di assistenza alle vittime di tutte le tipologie di reato.

Si tratta, ha spiegato il Ministro della Giustizia, “di strutture pubbliche che verranno aperte nelle città che hanno perso i tribunali”.

Pur difendendo la razionalizzazione geografica della giustizia che è stata fatta, ha proseguito Orlando, “riteniamo necessario creare una sorta di front office giudiziario distribuito sul territorio, un ufficio per le relazioni con il pubblico decentrato, che permetterà ai cittadini che lo necessitano di avere un primo punto di contatto con il sistema giudiziario”.

La geografia della giustizia è in evoluzione: tra Tribunali soppressi e cittadini che, per fruire dei servizi, devono raggiungere più interlocutori e spesso lontani, nasce una nuova prospettiva, gli sportelli di prossimità, cioè la presenza sul territorio di punti di contatto e accesso al sistema giudiziario. Si fa strada, insomma, l’idea della giustizia come bene che deve essere presente sul territorio.

Una buona notizia che non può che fare piacere ai cittadini e agli operatori della giustizia. Il problema sarà vedere come verrà attuato nel concreto il progetto e quali saranno le tempistiche. Il Ministro Orlando ha dato prova durante il suo mandato di affidabilità e competenza, speriamo non si debba assistere all’ennesimo annuncio visto che già il 13 agosto del 2014 in un comunicato del ministero si leggeva ” Progetti organizzativi: l’ufficio per il processo, gli sportelli di prossimità, e il datawarehouse… tramite la progettualità dei fondi europei si stanno avviando progetti sperimentali sul territorio per la creazione, in collaborazione con enti locali, di “sportelli di prossimità”, nei quali potranno essere fornite agli utenti e a tutti i cittadini – anche con l’utilizzo di tecnologie e delle banche dati del Ministero della giustizia – informazioni sullo stato della causa o rilasciati certificati.”.

Restiamo in attesa della presentazione del progetto il 3 ottobre p.v..

Riportiamo la lettera del Presidente dell’AUGE all’allora Ministro della Giustizia Severino dove si chiedeva l’istituzione di presidi nei Tribunali soppressi.

Di seguito riportiamo i dettagli del progetto presenti sul sito del Consiglio Superiore della Magistratura.

La risposta degli uffici

Gli uffici si attivano, in collaborazione con gli enti locali, per delocalizzare alcune funzioni e avvicinarsi agli utenti. Nascono gli sportelli di prossimità, “l’ultima frontiera” del sistema giudiziario. Essi permettono ai cittadini di avere un unico punto di contatto, un riferimento vicino al luogo in cui vivono e di disporre di un servizio completo di orientamento e di consulenza. Gli sportelli di prossimità sono la risposta del welfare state al cittadino in difficoltà. Tali iniziative, infatti, sono fiorite e operano nell’ambito delle amministrazioni di sostegno, tutele (anche di minori) e curatele, il settore della giurisdizione più prossimo alle esigenze delle persone fragili.

Gli sportelli di prossimità, in pratica

Gli sportelli forniscono, anche grazie alle tecnologie del Pct e alle banche dati del Ministero della giustizia, servizi diversi:

-orientano e informano sugli istituti di protezione giuridica (tutele, tutele minori, amministrazioni di sostegno), anche attraverso materiale informativo;

-distribuiscono la modulistica vigente presso gli uffici giudiziari;

-danno supporto per predisporre il ricorso, la raccolta e la verifica degli allegati in tema di amministrazione di sostegno;

-ricevono e depositano presso la cancelleria del tribunale i ricorsi anche mediante strumenti informatici;

-aiutano gli amministratori di sostegno a compilare i rendiconti periodici di amministrazione di sostegno e tutele;

-provvedono alla raccolta e deposito presso la cancelleria del tribunale anche mediante strumenti informatici;

-aiutano gli amministratori di sostegno a compilare gli atti di straordinaria amministrazione, secondo la modulistica del tribunale, e provvedono alla raccolta e deposito presso la cancelleria del tribunale anche mediante strumenti informatici;

-forniscono consulenza sugli istituti di protezione giuridica per casi complessi: tale consulenza è fornita, a seconda dei casi, da assistenti sociali, da assistenti sanitari, da personale medico specialistico, da avvocati volontari, da funzionari di cancelleria.

Allo spartiacque tra due opposte esigenze

Gli sportelli di prossimità nascono dall’incontro di due opposte esigenze: da un lato il tribunale, alla ricerca di luoghi di mediazione con il territorio che riducano la distanza anche fisica tra cittadino e ufficio giudiziario; dall’altro i servizi sul territorio, tra cui volontariato, alla ricerca di una casa comune ma, soprattutto, di una interlocuzione forte e continuativa con il giudice tutelare per conoscerne orientamenti e prassi. Non è un caso che queste due esigenze si siano incontrate a metà strada. Gli uffici giudiziari delocalizzano i punti di accesso alla giustizia, riducendo l’impatto sulle cancellerie, i servizi sul territorio costruiscono un unico punto di contatto con il cittadino in modo che possa trovare in un solo punto, il più possibile vicino a lui, risposte complete, univoche e chiare.

Ne nasce un servizio condiviso. Ovviamente il giudice mantiene il suo ruolo per cui la decisione sul ricorso rimane una decisione giudiziaria che esprime l’applicazione della legge al caso concreto: ma il sistema giudiziario, in tali progetti, mette in gioco la propria capacità di progettare e rendere un servizio secondo uno dei valori più importanti della giurisdizione, la prevedibilità delle decisioni.

Il ruolo degli uffici giudiziari

Gli uffici giudiziari collaborano a tali iniziative fornendo:

modulistica standard, che già di per sé impone il rispetto di alcune regole nella descrizione dei fatti e nella produzione dei documenti;
un percorso formativo per gli operatori agli sportelli: essi veicolano gli orientamenti del tribunale e quindi il cittadino può già capire se il suo caso rientri o meno tra quelli per cui è previstal’amministrazione di sostegno;
un canale diretto con l’ufficio giudiziario che permette una rapida interlocuzione nei casi in cui occorre approfondire, con ulteriori passaggi, i contenuti della richiesta.

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